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PAOLA GIORDANO

Paola Giordano nasce nel 1953 a New Bedford, Massachusetts (U.S.A.), da padre fiorentino, l'artista Alvaro Giordano, e da madre italo-americana. Trascorre la sua infanzia a Napoli e all'età di circa dieci anni si trasferisce a Milano, dove frequenta il Liceo Artistico e l'Accademia di Belle Arti di Brera. 

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Sin dagli albori l’approccio creativo dell’artista è “sostenibile”, emerge un messaggio valoriale, di denuncia sociale, lei vive il disagio urbano esistenziale e registra il medesimo disagio della società metropolitana del suo tempo, e si tratta di un disagio che trova espressione quasi surrealistica nella sua pittura, figlia dell’inconscio, oltre ogni controllo razionale, diventando ogni opera un punto d’incontro tra sogno e realtà, le immagini si legano tra loro in modo apparentemente incongruente, ma in realtà secondo logiche che appartengono alle forze profonde dello spirito.

(Marco Eugenio Di Giandomenico, critico d'arte)

QUO VADIS 2-rit.jpg

“Quo Vadis”, dove l'artista si confronta con la teoria quantistica degli universi paralleli, è un'opera d'arte di circa 5 metri di lunghezza e 3 metri di altezza, che nel 2017, nell'ambito della mostra itinerante OUR PLACE IN SPACE, commissionata dalla NASA e L'ESA, è stata esposta prima a Venezia presso Palazzo Cavalli Franchetti, poi a Chiavenna presso l'ex Convento dei Cappuccini e nel 2018 a Garching, Monaco, Germania, presso l'ESO Supernova Planetarium & Visitor Center. In “Quo Vadis” l'uomo naviga in uno spazio infinito alla ricerca di se stesso e del senso più profondo della sua esistenza, il suo viaggio cosmico è irto di pericoli, da un momento all'altro rischia di essere risucchiato nel buco nero, che altro non è che la negazione della sua derivazione ancestrale, è la scelta umana contra spiritum, in cui è tragicamente libero di imbattersi in ogni momento, vale a dire sperimentare la morte e decidere di aderirvi.

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